Dapprima abbiamo visitato la
mostra sopra citata, per il cui allestimento è stato richiesto l’ausilio della
nostra scuola Forestale, la quale ha fornito una descrizione tecnica delle
varie specie arboree presenti in provincia di Cuneo, nonché una rielaborazione
di alcuni dati forniti dalla Regione Piemonte; la mostra ci ha offerto così la
possibilità di effettuare un interessante percorso attraverso l’intera filiera
del legno, dall’albero al design. In particolare ci ha colpito la sezione in
cui siamo entrati in contatto col legno attraverso i cinque sensi: VISTA
(forma, colore e vena), UDITO (legni sonori e strumenti musicali), OLFATTO
(fragranze tipiche di ogni specie), GUSTO(la creazione di botti) e TATTO (dalla
corteccia grezza alle rifiniture). Dopo la mostra ci siamo recati nella vecchia
filanda e qui,oltre ad una dettagliata spiegazione circa la produzione della
seta,abbiamo visionato al riguardo anche un video dell’Istituto LUCE. In
particolare è stato messo in evidenza il fatto che i torcitoi idraulici per
lavorare il filato arrivavano da
Bologna,mentre il prodotto finito veniva esportato dal Piemonte in tutta
Italia, Francia ed altre nazioni europee. Da ultimo ci siamo spostati in
un ampio locale dove sono stati
ripristinati due torcitoi perfettamente funzionanti:quello di destra che univa
due fili di seta grezza e l’altro per imprimere al filato un’ulteriore
lavorazione.
Abbiamo terminato la giornata con
un’escursione pomeridiana a Villar San Costanzo,
all’interno della locale riserva naturale in compagnia di compagni,professori
e,soprattutto, dei simpatici e caratteristici “Ciciu”, ovvero sculture
morfologiche naturali con tipica forma di fungo che si ergono ai piedi del
monte San Bernardo.
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